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AVVENTO 2021

PERCHÈ DIO POSSA VIVERE NEI VOSTRI CUORI, DOVETE AMARE!
L'avvento è il tempo liturgico che precede e prepara il Natale: nei riti cristiani occidentali segna l'inizio del nuovo anno liturgico. La parola Avvento deriva dal latino adventus e significa "venuta" anche se, nell'accezione più diffusa, viene indicato come "attesa".
La teologia dell'Avvento ruota attorno a due prospettive principali. Da una parte con il termine "adventus" (= venuta, arrivo) si è inteso indicare l'anniversario della prima venuta del Signore; d'altra parte designa la seconda venuta alla fine dei tempi. Il Tempo di Avvento ha quindi una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.

Come ogni anno, la Chiesa ci propone ad entrare in questo "Tempo Forte", che amo definire "Tempo di Grazia" dove ci ritroviamo a vivere e celebrare un grande mistero: di Dio fatto uomo.
Ci siamo detti che Avvento è tempo di: venuta, attesa, preparazione, tempo di grazia, occasione favorevole...
Permettimi qualche domanda: chi "attendi"? Soprattutto, sei in "attesa" oppure si è spento qualcosa in te? Come ti stai "preparando" a questo "tempo di grazia"? Credi sia per te questa un'occasione per "mettere ordine"?
A volte, l'atmosfera che respiriamo non favorisce le risposte che cerchiamo anzi, in taluni casi vengono mortificate. Ci sentiamo "anestetizzati" nel pensiero, sempre troppo di fretta, non abbiamo mai tempo a sufficienza, la vita sembra essere diventata una corsa continua; anziché farci entrare nell'intimo della nostra anima e fermarsi un momento a riflettere sul mistero dell'Incarnazione e della Nascita di Gesù, siamo costantemente distratti, frastornati e bombardati da tutto ciò che il mondo "ci offre": pressanti spot pubblicitari che suscitano bisogni indotti, acquisto frenetico di regali da mettere sotto l'albero di Natale, liste per la spesa come se non ci fosse un domani, ...
"... in questo tempo in cui, a causa dello spirito consumistico, si dimentica cosa significa amare ed apprezzare i veri valori, io vi invito di nuovo, figlioli, a mettere Dio al primo posto nella vostra vita!"
Cosa fare? Come trovare il giusto equilibrio?
Probabilmente come prima cosa dobbiamo ridare priorità e centralità a ciò che conta davvero: gli affetti, il calore familiare che scalda il cuore, tornare a gustare anche i momenti più semplici delle nostre relazioni ...
Un altro aspetto che dobbiamo certamente e soprattutto in questo tempo, rimettere al centro - della nostra vita, della nostra famiglia, della nostra comunità e ambienti della quotidianità - è Gesù! ... di cui celebriamo il grande e insondabile mistero della sua nascita. Se ci pensiamo bene in effetti è Lui la nostra festa! Celebriamo infatti l'anniversario della prima venuta... detto più semplicemente il suo compleanno.
Come?
"Spegnete i televisori e le radio, e seguite il programma di Dio: meditazione, preghiera, lettura dei Vangeli. Preparatevi con fede al Natale! Allora comprenderete ciò che è l'amore, e la vostra vita sarà colma di gioia".
Due sono gli strumenti a nostra disposizione: mettersi in ascolto della Parola di Dio e la Preghiera.
Mettersi in ascolto della Parola di Dio vuol dire tornare prendere tra le nostre mani la Sua Parola (la Bibbia), prendere in considerazione ciò che Egli dice...; vuol dire mettersi in ascolto di Dio che si rivolge a noi con parole umane... comprensibili; essere consapevoli che Dio non è lontano, ma ci è prossimo, ci guida, ci insegna a vedere e giudicare con uno sguardo diverso noi stessi, il prossimo e il mondo che ci circonda...; a discernere i segni dei tempi...; ci illumina la strada da seguire e ci sostiene nel nostro cammino... che conduce a Lui.

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino!" (Sal 118, 105).

La Preghiera
Pregare è amare! è lasciare che Dio entri in noi e trasformi il cuore ...; per dirlo con San Tommaso d'Aquino: "... la preghiera non viene presentata a Dio per fargli conoscere qualcosa che Egli non sa, ma per spingere verso Dio l'animo di chi prega".
È incontro tra Dio e l'uomo ...; è entrare in relazione con Lui, una relazione unica, come quella tra Padre e figlio ... una relazione d'AMORE.
In un dialogo privato tra l'allora don Angelo Comastri e Madre Teresa di Calcutta: "Tu quante ore preghi? Dico la Messa tutti i giorni, il rosario tutti i giorni, il breviario tutti i giorni ...
Lei mi disse: questo è il tuo dovere, ma il rapporto con Gesù è un rapporto di amore e nell'amore non ci si può limitare al dovere ... devi trovare almeno mezz'ora ogni giorno per stare davanti a Gesù in preghiera, in silenzio.
La preghiera lenisce e guarisce le ferite del nostro cuore. Solo così il nostro cuore può accogliere il Signore. L'Avvento è tempo di far spazio a Cristo!
"Credo che la preghiera non è tutto, ma che tutto deve cominciare dalla preghiera: perché l'intelligenza umana è troppo debole; perché l'uomo che agisce senza Dio non dà mai il meglio di se stesso... esiste un test infallibile della preghiera: se cresciamo nell'amore, se cresciamo nel distacco dal male, se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio. Credo che impara a pregare solo chi impara a tacere davanti a Dio" (Madre Teresa di Calcutta).

Il gesuita belga padre Jean Galot, uomo spirituale definito timido e con una fede semplice e forte, scrisse una preghiera sull'Avvento molto bella e profonda:

"Vieni Signore"


Avvento, tempo dell'attesa e della speranza:
è la tua venuta, o Cristo, che vogliamo rivivere,
preparandoci più profondamente nella fede e nell'amore.

Avvento, tempo della Chiesa affamata del Salvatore:
essa vuole ripeterti, volgendosi a te
con più insistenza, con un lungo sguardo, che tu sei tutto per lei.
Avvento, tempo dei desideri più nobili dell'uomo
che più coscientemente convergono verso di te,
e che devono cercare in te, nel tuo mistero, il loro compimento.

Avvento, tempo di silenzio e di raccoglimento,
in cui ci sforziamo d'ascoltare la Parola che vuol venire a noi,
e di sentire i passi che si avvicinano.

Avvento, tempo dell'accoglienza in cui tutto cerca di aprirsi,
in cui tutto vuol dilatarsi nei nostri cuori troppo stretti,
al fine di ricevere la grandezza infinita del Dio che viene a noi.


Uniamo dunque le nostre mani e apriamo il nostro cuore alla preghiera, solo così saremo pronti al Suo ritorno.
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