Qualcuno erroneamente potrebbe pensare l"inutilità del gruppo
missionario dicendo che "tutta la parrocchia" è missionaria, non
solo un gruppo. L"esperienza dice che questo è un equivoco. Proprio
perché la parrocchia "diventi" missionaria è necessario che ci sia
qualcuno che faccia memoria di questa vocazione ecclesiale e aiuti a
realizzarla. è necessario che i membri del gruppo missionario
abbiano operato una chiara scelta di fede, maturata all"interno
della comunità. è necessario un forte senso ecclesiale. Aparecida ha
sottolineato che la vocazione al discepolato missionario è chiamata
alla comunione nella Chiesa, poiché non c"è discepolato senza
comunione 1.
C"è una realtà che non si può dimenticare: la tentazione di voler
essere cristiani senza Chiesa, con una ricerca di spiritualità
individualiste, o in qualche modo settarie, cioè escludenti e
ripiegate dentro un gruppo, un movimento, un"associazione. La fede
in Cristo è giunta a noi attraverso la Chiesa, che ci ha resi membri
di una famiglia, la famiglia universale di Dio nella Chiesa
cattolica e quella più ristretta della comunità diocesana e
parrocchiale. Che sia chiara la finalità del gruppo missionario. Il
gruppo missionario non è sostitutivo, ma rappresentativo
dell"impegno missionario della parrocchia; agisce "non al posto di",
ma "a nome di" e per la parrocchia. La "delega" a fare per le
missioni è sbagliata.
Altro elemento indispensabile è il forte impegno di comunione. Le
esperienze più riuscite hanno segni chiari: la comunione e il buon
coordinamento
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In Parrocchia: il gruppo missionario non
deve stare ai margini o fuori dalla vita parrocchiale,
svolgendo un lavoro parallelo, per conto proprio; ma deve
porsi all"interno della vita della pastorale della
parrocchia, collaborando con tutti i settori pastorali.
Questo ruolo si può esplicare negli organismi di
partecipazione (Consigli pastorali, Consigli per gli affari
economici), ma anche nei singoli incarichi di catechesi,
Caritas, pastorale giovanile, servizio ai malati, ai poveri,
ai rifugiati, e in tutte le altre attività che la vita di
una parrocchia richiede. Qui appare la grande generosità di
laici e laiche, consacrati, volontari, i quali discretamente
e silenziosamente aiutano la comunità e raggiungono le
persone più fragili e più bisognose. |
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In Parrocchia: il gruppo missionario non
deve stare ai margini o fuori dalla vita parrocchiale,
svolgendo un lavoro parallelo, per conto proprio; ma deve
porsi all"interno della vita della pastorale della
parrocchia, collaborando con tutti i settori pastorali.
Questo ruolo si può esplicare negli organismi di
partecipazione (Consigli pastorali, Consigli per gli affari
economici), ma anche nei singoli incarichi di catechesi,
Caritas, pastorale giovanile, servizio ai malati, ai poveri,
ai rifugiati, e in tutte le altre attività che la vita di
una parrocchia richiede. Qui appare la grande generosità di
laici e laiche, consacrati, volontari, i quali discretamente
e silenziosamente aiutano la comunità e raggiungono le
persone più fragili e più bisognose. |
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Con la Provincia: attraverso la
Commissione per l"apostolato, la fondazione Amici delle
Missioni, l"USC, il centro per la predicazione e la PGV. Uno
dei ruoli della commissione e gli altri settori pastorali
della Provincia è proprio di favorire la comunione, con
incontri, sussidi, iniziative, confronti, suggerimenti,
proposte. |
Spunti per l"animazione in parrocchia e nel territorio. Il
Gruppo:
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promuove al suo interno e nella comunità
ecclesiale lo spirito di preghiera nella consapevolezza che
la vera missione, per la sua efficacia, ha bisogno
principalmente dell"azione di Dio che suscita vocazioni,
determina conversioni, muove i cuori di chi dirige le sorti
dei popoli, favorisce la crescita del regno; |
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fa conoscere l"azione missionaria della
Chiesa e le iniziative in atto nella Provincia; favorisce la
crescita di una «cultura missionaria» diffondendo nella
comunità riviste missionarie, organizzando incontri di
studio, mostre, dibattiti; forma alla nostra spiritualità
missionaria in momenti particolari (con ritiri, esperienze
forti) o in periodi significativi (quaresima, ottobre
missionario, giornata missionari martire); |
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concorda con i sacerdoti interventi di
preghiera missionaria nelle liturgie domenicali e le
opportune iniziative per informare/ sensibilizzare la
comunità; |
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dialoga e collabora con associazioni,
gruppi e realtà laicali presenti nel territorio impegnate in
forme varie nel campo della giustizia, dello sviluppo, della
salvaguardia dell"ambiente e della pace; |
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promuove una "coscienza critica"
per spingere la comunità cristiana a rivedere il proprio
modo di pensare, di vivere la vita e la pastorale; |
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propone gesti profetici di
annuncio, di denuncia (bilanci di giustizia, commercio equo
e solidale, microcredito) e nuovi stili di vita e nuove
forme di solidarietà |
Indicazioni per la solidarietà e la cooperazione missionaria per
i gruppi missionari:
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far conoscere e sostenere le iniziative
missionarie della Chiesa universale e della Chiesa locale:
ottobre missionario, Giornata missionaria mondiale, Infanzia
missionaria, le iniziative delle PP.OO.MM., fondazione Amici
delle Missioni, la quaresima di fraternità, ecc. |
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stabilire e coltivare contatti con i
missionari originari del luogo perché tutta la comunità ne
condivida l"azione e si senta impegnata nel sostegno
spirituale e materiale. Promuove per questo lo scambio di
informazioni, l"accoglienza al rientro o alla partenza,
visite ben finalizzate; |
 |
promuovere iniziative concrete di
solidarietà e assumere, nel limite del possibile, l"impegno
per progetti finalizzati alla promozione sociale e culturale
di gruppi umani, ricordando che questi impegni sono
significativi se frutto di rinuncia, di stile di vita più
sobrio; |
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condividere l"impegno e partecipa alla
promozione dei valori del Regno di Dio nel mondo (carità,
giustizia, pace, unità, diritti dell"uomo, ecc.) perché
questi si traducano in realtà storiche concrete; |
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esprimere concretamente il suo spirito
missionario dando attenzione agli immigrati stranieri e
favorendo la loro integrazione umana, sociale, religiosa nel
territorio; |
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mantenere un rapporto costante e attivo
con la Commissione per l"apostolato, la fondazione Amici
delle Missioni, l"USC, il centro per la predicazione e la
PGV e con gli Istituti Missionari presenti in Diocesi per il
necessario scambio di esperienze e informazioni, il sostegno
formativo, la condivisione di linee comuni di azione ed
anche per assicurare adeguata attenzione a tutti i
missionari e a tutte le esigenze. |
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organizzare, con altri gruppi missionari
o con il Centro Missionario, percorsi di formazione
missionaria teologico-pastorale attenta anche ad esigenze
concrete ed organizzative poste dagli animatori e dai gruppi
missionari; |
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proporre informazioni missionarie in
ambito parrocchiale con qualche strumento proprio o
inserendosi nel bollettino parrocchiale su eventi
particolari (Sinodi, Giornate a tema, sulle raccolte
dedicate....) sui nostri missionari, sulle nostre attività; |
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promuovere occasioni di conoscenza della
vita della Chiesa di missione per stabilire rapporti di
scambio, di conoscenza delle diverse realtà del mondo,
valorizzando sensibilità attente alla mondialità e
all"ecologia integrale (rif. Laudato Sì) |
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organizzare forme concrete di scambio,
di "gemellaggio", di incontro con le comunità dei nostri
missionari e con altre chiese/parrocchie in paesi di
missione; |
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creare una "forma di collegamento"
periodico con altre realtà del territorio, anche laiche, che
sono impegnate in progetti di sviluppo, in iniziative di
aiuto a persone/comunità/paesi in varie parti del mondo |
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valorizzare e raccoglie risorse che
vengono direttamente dalla Parrocchia, da altri gruppi o
associazioni, da persone singole; |
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individuare forme di scambio e di
ritorno possibili (almeno informativo) |
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